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4^ SETTIMANA – ECCOCI PRONTI PER SALIRE SULLA BEA 17, LA BELLA BARCA DI ULISSE. (pag. 36 - 37)

La comitiva è composta da me, Ulisse, Nicoletta, Anna e Filippo.

Ecco arrivare anche Ortensia in compagnia di un uomo più basso di lei,con i capelli grigi e gli occhi intelligenti e vivaci.Ortensia ce lo presenta: è Isacco, suo marito.

Siamo molto felici di conoscerlo, anche se, fatte le presentazioni,Isacco rimane in silenzio a guardare il mare.

Guardare si fa per dire, perché sta calando la notte e intorno è tutto neroe un po’ inquietante.

Ho come l’impressione che ci sia qualcun altro a bordo con noi.

Per fortuna c’è Ulisse a darci sicurezza, con la sua aria da marinaio navigatoe la bussola sempre in mano.

Inoltre la barca è illuminata da una fila di lampadine molto carinee il buio non dovrebbe durare ancora molto.

Tra poco, infatti, si potrà vedere la Superluna,chiamata così perché appare luminosa e grande più del solito.

Siamo al largo quando la vediamo spuntare all’orizzonte e salire sempre più su,regalandoci il ponte sul mare, la scia dorata della luna che brilla sull’acqua scura.

È uno spettacolo che lascia tutti senza parole!

Ma è ora di scaldare un po’ l’atmosfera.

Faccio segno a Nico e a Filippo di passare all’azione.

Nicoletta inizia a servire bellissimi spiedini, con in cima una fettina di cocomerotagliata a forma di stella. Sembrano bacchette magiche!

Filippo si abbassa proprio dietro di lei per accendere la musica.

Nicoletta non lo vede, inciampa su di lui, il vassoio vola per ariae le bacchette fluttuano nel cielo.

Filippo riesce con un’acrobazia a salvare vassoio e spiedini.

Restiamo tutti a bocca aperta e applaudiamo entusiasti.

L’eroe fa un inchino al pubblico, ma col vassoio colpisce Ulisse appoggiato alla balaustrae un attimo dopo si sente un tonfo.

Oh no, la bussola è caduta in mare! E adesso come faremo a orientarci?

Subito a bordo si diffonde il panico.

A un tratto una voce  che nessuno conosce ancora tranquillizza la comitiva:«Non vi preoccupate: gli antichi marinai navigavano per mare osservando le stelle».

È Isacco. Lo guardiamo con aria interrogativa.

Interessante, ma nessuno di noi sa come fare.

«È semplice. Vedete quella stella piccola e luminosa nel cielo?»Isacco alza un dito per indicarcela e prosegue:«Quella è la Stella Polare e il Nord è proprio in quella direzione».

Silenzio di tutti.

«Scusate, non mi sono presentato per bene.Sono Isacco, professor Isacco, di lavoro astronomo».

Non ci posso credere: i nostri guai sono finiti!

Con le indicazioni di Isacco, Ulisse riprende la navigazionee noi possiamo finalmente rilassarci.

Alla fine rientriamo in porto stanchi, emozionati e tanto, tanto curiosidi conoscere meglio i nostri nuovi amici.

Ci salutiamo con la promessa di vederci presto.

Prendo la mia bici e vedo spuntare nel cestino l’angolo di un’altra busta.

La apro e dentro trovo ancora una lettera ritagliata e una pergamena, cosa conterrà?

Chi mi manderà queste lettere e perché?

4^ SETTIMANA – ECCOCI PRONTI PER SALIRE SULLA BEA 17, LA BELLA BARCA DI ULISSE. (pag. 36 - 37)
Capitolo 5 - Indice

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